mercoledì 28 novembre 2007

Richiesta soldi dai Savoia

Da qualche giorno abbiamo appreso che il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica Italiana hanno ricevuto da Vittorio Emanuele e Emanuele Filiberto Savoia una richiesta di risarcimento per danni morali, di 260 milioni di euro più interessi.
La sera del 26 novembre il sunnominato Filiberto partecipava a "Porta a porta", la trasmissione di Bruno Vespa.
Erano altresì presenti l'onorevole Boselli e, in collegamento dalla sua casa, l'ex Presidente Cossiga.

Ho visto solo un terzo della trasmissione ma ne ho ricavato alcune istruttive informazioni;
a) alla domanda
in cosa consistono i danni morali a lei derivati dall'esilio paterno? Filiberto Savoia ha risposto di essere stato costretto a frequentare le scuole in Svizzera, e quindi di non aver potuto studiare l'italiano ( e si sente);
b) alla domanda se non gli dispiaceva di infliggere un'ulteriore spesa agli Italiani, che dice di amare tanto, rispondeva:
e tanto già pagano 240 milioni di euro all'anno per il Quirinale!Ma le notizie più importanti sarebbero venute dalle dichiarazioni di Cossiga.
Veniamo a sapere che fu vanificata la disponibilità del Presidente Pertini a permettere la tumulazione al Pantheon degli ultimi Savoia, in quanto Vittorio Emanuele rifiutò di intestare una lettera al Presidente della Repubblica con questo titolo, intestardendosi a chiamarlo senatore. Rifiutando quindi implicitamente di riconoscere la Repubblica.

Ma Cossiga ha fatto anche delle affermazioni molto gravi. Ha rivelato che quando Vittorio Emanuele fu processato per aver ucciso un ragazzo tedesco sull'isola di Cavallo, il Presidente francese Mitterand gli chiese in pratica qual era l'atteggiamento del governo italiano. E in seguito alla risposta di Cossiga, Mitterand indusse il collegio giudicante ad assolvere l'omicida.
Non solo. Cossiga l'altra sera ha definito una
vigliaccata, l'azione giudiziaria intentata dai giudici italiani a Vittorio Emanuele, e il suo arresto in seguito a quanto emerso da alcune intercettazioni telefoniche: favoreggiamento della prostituzione e, se ricordo bene, imbrogli vari insieme al direttore di un Casino.

Sono rimasta amareggiata e preoccupata: le parole di Cossiga significano che, ancora al giorno d'oggi,
ci sono persone al di sopra delle legge, a cui è permesso di:
a) uccidere impunemente una persona
b) esercitare impunemente favoreggiamento prostituzione, e traffici vari.