giovedì 18 dicembre 2008

mercoledì 17 dicembre 2008

soldi alle scuole private...e calcinacci alle pubbliche

Qualche giorno fa, un rappresentante della Chiesa cattolica, ha rivendicato uno stanziamento di soldi pubblici in favore delle scuole private.

Mi sembra allucinante che nella presente situazione di ristrettezze economiche, per usare un eufemismo, il governo si affretti a riconfermare lo stanziamento. Lo Stato è laico e deve finanziare la scuola pubblica, ovviamente.

Inoltre abbiamo visto quali siano le condizioni delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado in Italia, ulteriormente peggiorate dalle avverse condizioni metereologiche; gli studenti di moltissime scuole corrono rischi non indifferenti, e i soldi per riparare gli edifici scolastici non ci sono, dice il governo.

Non si capisce assolutamente perché i cittadini italiani dovrebbero pagare con le tasse anche le scuole private, cioè le scuole in cui vanno i figli dei ricchi o di chi desidera fare una scelta elitaria.

Non si capisce, ma un sospetto viene in mente: neanche la sinistra ha il coraggio di opporsi alle pretese della Chiesa, per non rischiare di perdere l'appoggio dei moderati cattolici, e rinnega in questo modo i suoi principi d'origine.





omosessualità

Come sapete, la Chiesa cattolica si è opposta alla depenalizzazione dell'omosessualità.
Mi sono chiesta quando la nozione di omosessualità sia entrata per la prima volta nella mia vita, e mi sono ricordata che quand'ero piccola, parecchio tempo fa, passavo le estati nel paesino d'origine di mia madre.
Durante una passeggiata con i miei genitori lungo il viale principale, una persona attirò la mia e l'altrui attenzione.
Era vestita come una donna,
si atteggiava un po' troppo, e aveva i tratti del volto più simili a quelli di un uomo.
Qualcuno fece una battuta sulla signorina. Per vario tempo ancora non capii che quello era stato il mio primo incontro con l'omosessualità.
All'Università cominciai a studiare Freud e la psicoanalisi. Fu un innamoramento, un approccio che allora ancora si poteva considerare rivoluzionario, per comprendere gli esseri umani e i loro moventi.
La psicoanalisi afferma che siamo tutti bisessuali.
Cosa penso attualmente dell'omosessualità?

Penso che il numero delle persone omosessuali sia sottostimato.
E inoltre l'omosessualità è un fatto genetico o culturale? Non so rispondere, propendo per la seconda risposta, o per un intreccio tra le due.

L'uomo, come tutto ciò che esiste al mondo, è inserito in un processo evolutivo. Come e più degli altri animali, è fatto di natura o corporeità ma anche di cultura; mi viene in mente l'esperimento di Lorenz sulle anatre: il primo essere vivente che gli si poneva davanti, quello prendevano per loro madre e cominciavano a seguire.

La sopravvivenza dell'umanità, oltre che sui vari comportamenti più o meno demenziali che essa mette in atto, si basa sulla riproduzione, ovviamente.
Quest'ultima mi pare sia sempre meno legata ad un incontro sessuale all'interno della coppia. Aumentano esponenzialmente i casi in cui la riproduzione è affidata a pratiche mediche esterne, ossia alla procreazione assistita.

Questo permetterà anche a coppie omosessuali di avere figli.

Questa situazione di infertilità, che probabilmente si diffonderà ulteriormente a causa dell'inquinamento ambientale, a questo punto potrebbe presentare un risvolto non negativo.

Decidere di vivere in coppia sarà sempre meno legato alla riproduzione, e sempre più motivato da una scelta per affinità.
In sostanza, non essendoci più un motivo biologico perché la coppia sia composta per forza da maschio-femmina, potranno formarsi, più facilmente di prima, anche coppie maschio-maschio o femmina-femmina. La scelta sarà più libera, e poi l'esempio fa cultura.

Per approfondire questo tema, consiglio di leggere le dichiarazioni del professor Veronesi, famoso oncologo, su questo tema.
Con stupore mi sono accorta di essere arrivata a conclusioni molto simili.
Non mi piace però la sua opinione che il metodo migliore per riprodursi, una volta che l'infertilità si sarà diffusa, sarà l'autoriproduzione ossia la clonazione.

Un inciso: ma l'adozione non la contempla nessuno? Ci sono milioni di bambini soli nel mondo... o il nostro narcisismo è talmente forte da poter amare come figli solo persone identiche a noi?



donne e pensione


Il ministro Brunetta ha proposto l'innalzamento dell'età pensionabile a 65 anni, anche per le donne, e ha tentato di difendere la sua proposta facendo il furbacchione: chi si oppone all'innalzamento è perché vuole che le donne rimangano in una situazione di subordinazione rispetto agli uomini, e non facciano carriera come loro.
Ah si? Io sarei d'accordo sull'innalzamento, a patto che venga prima messa in atto un'effettiva perequazione dei ruoli e delle incombenze familiari tra uomo e donna.
Perché chi è che, oltre a lavorare all'esterno, si prende cura del ménage familiare e dei figli? E chi, andando avanti negli anni, si prende cura degli anziani genitori?
E un'altra cosa: perché le donne vengono discriminate quando entrano in gravidanza?
Addirittura si è letto sui giornali che alcune aziende facevano preventivamente firmare un foglio di dimissioni alle nuove assunte, da utilizzare quando fossero rimaste incinte.
Sono le donne a portare nel loro corpo i nascituri, esse quindi svolgono un servizio di valore inestimabile per l'intera comunità.
Non sarebbe il caso di aiutare, con misure opportunamente studiate le donne, invece di penalizzarle perché è a loro affidato il compito riproduttivo?




lunedì 15 dicembre 2008

venerdì 12 dicembre 2008

morire di pioggia o di colpevole incuria ?


Ritenete accettabile che una signora muoia affogata, a Roma, capitale d'Italia, apparentemente a causa del maltempo, e in realtà perché le autorità comunali, di entrambi gli schieramenti, non hanno fatto più pulire i tombini, che sono stati intasati da foglie, buste di plastica, e immondizie varie?


Evidentemente si è considerato preferibile devolvere fondi ad altre scelte, e toglierli alle necessarie pulizie della città.

Sarebbe come se, in una famiglia, i genitori decidessero di utilizzare i fondi e il tempo di cui dispongono per vacanze e acquisti vari, evitando di comprare saponi e detersivi , spazzare e andare a buttare le immondizie, facendole accumulare fino al soffitto fino a farsele precipitare addosso.





domenica 7 dicembre 2008

difendiamo un diritto delle donne

Segnalo su Micromega la possibilità di firmare ancora una petizione in difesa della legge 194, e quindi in difesa di alcuni fondamentali diritti della donna, quale quello di poter accedere all'aborto, nei casi previsti dalla legge.
http://www.firmiamo.it/liberadonna

Un'altra minaccia alla libertà di decidere della donna è, recita Micromega la recente ingiunzione a rianimare i feti ultraprematuri anche contro la volontà della madre (malgrado la quasi certezza di menomazioni gravissime).

Questi diritti sono minacciati dall'offensiva della Chiesa cattolica, e dall'assenza di sostegno effettivo in questa lotta, da parte della sinistra.
Lo scontro tra stato laico e chiesa che non vuol rinunciare all'antico potere temporale, ancora una volta si svolge sul corpo delle donne, e sempre di più l'Italia si configura come uno stato confessionale e non come uno stato laico.

Per essere chiari: l'Italia è uno stato laico, la legge garantisce in determinati casi la possibilità di aborto. Quindi il medico che lavora nelle strutture pubbliche non può opporre un rifiuto a praticare l'aborto, trincerandosi dietro l'obiezione di coscienza.

Se egli segue una religione che gli vieta di praticare l'aborto, e vuole obbedire a questo divieto, ritengo suo obbligo di coscienza e dovere verso lo stato di abbandonare la struttura pubblica e andare a lavorare in una struttura privata appartenente ad un ente religioso.



lunedì 1 dicembre 2008

La Chiesa si oppone alla depenalizzazione dell'omosessualità



La
Francia propone all'ONU la depenalizzazione universale dell'omosessualità.
Ci sono ancora 80 paesi nel mondo in cui l'omosessualità è considerata un reato, ed è punita con discriminazioni contro la persona e pene di varia gravità, fino a giungere, in 9 di essi, alla pena di morte.
La Chiesa cattolica dichiara di voler agire per tutelare e rispettare tutte le persone, ma poi si oppone alla difesa dei diritti delle persone omosessuali.

Come spiega questa sua posizione? Col fatto che la depenalizzazione metterebbe alla gogna gli stati che non riconoscono le unioni gay. Magari!
Mi sembra una dichiarazione ipocrita, che tende a nascondere la posizione della Chiesa, molte volte chiaramente esplicitata, che è quella di considerare l'orientamento omosessuale oggettivamente disordinato, traduzione: un peccato contro natura.
Mi astengo qui, data la brevità che intendevo dare al post, dal prendere in esame il concetto di contro natura, e ricordo il tentativo, più volte messo in atto da cattolici integralisti
, di far confusione tra omosessualità e pedofilia.



Roma, Isola Tiberina, questa mattina alle sette