sabato 29 gennaio 2011

ombre



rogo virtuale di libri


Ma cosa sta succedendo?

Se ho ben capito, l'assessore alla cultura della provincia di Venezia ha intimato, o ha dichiarato l'intenzione di intimare alle biblioteche veneziane, di rimuovere i libri degli scrittori e intellettuali che nel 2004 firmarono l'appello per chiedere la scarcerazione di Cesare Battisti.

Complimenti. Uno ha un'idea diversa dalla tua e tu, invece di combatterla culturalmente, bruci il libro di chi la espone.
Ma dove siamo, nei libri di Orwell, di Bradbury, siamo precipitati in Fharenheit 451?
Oppure, siamo alle prove generali del regime ?

Non basta, pochi giorni dopoil diktat spariscono dalle librerie locali i libri di Roberto Saviano. Un caso?



paesaggio nuvoloso



offesa al pubblico decoro?


Mi hanno molto colpito, sfavorevolmente, le dichiarazioni del cardinale Bagnasco.


I reati ipotizzati dai magistrati nei confronti del Premier : corruzione di minorenni e concussione, ossia abuso della carica, nelle dichiarazioni dell'alto prelato sono raccontate solo come un'offesa al pubblico decoro.

Inoltre l'alto prelato, dopo aver dato un colpo al cerchio, dà un colpo anche alla botte, parlando di magistrati che indagano troppo.

Dente avvelenato per le indagini sul riciclaggio capitali dello IOR ?



Viterbo



speriamo di salvarci


Ne stanno succedendo di tutti i colori anzi di ogni, come dice un'amica del Presidente del Consiglio.

Abbiamo un premier che dichiarò a Indro Montanelli di essere disceso in campo per evitare la galera. Un premier a cui opposizione e Istituzioni non avrebbero mai dovuto permettere di diventare premier, per conflitti di interessi vari.

Un premier che ha danneggiato l'Italia facendo approvare leggi disgraziate per coprire i suoi problemi; leggi che in alcuni casi, essendo estensibili ad altri soggetti, come l'abolizione della punibilità per il falso in bilancio, hanno creato illegalità diffusa.

Un premier impegnato a risolvere i suoi gravissimi problemi personali con la Magistratura, non ha il tempo né la testa per risolvere i problemi economici dell'Italia: siamo sull'orlo del baratro.

Un premier che per difendersi, sta trasformando l'Italia in un regime, impegnato com'è a tentare di far votare leggi restrittive per le indagini dei magistrati.

Un premier che, con quello che è venuto fuori in questi giorni, ha fatto diventare l'Italia un paese da barzelletta, facendoci perdere onorabilità, stima, e possibilità di concorrere alle decisioni in Europa.
Ogni giorno nel corso di trasmissioni televisive i suoi sodali e dipendenti negano quella che a tutti sembra l'evidenza, e possiamo immaginare perché.

Un premier che ha contribuito moltissimo a creare, con le sue televisioni, un certo modo di pensare dei giovani e delle giovani: non è importante saper fare qualcosa per emergere, basta mostrarsi. E per mostrarsi basta gonfiarsi seno, labbra, ed essere pronti a vendersi.
Intendiamoci, non che l'essere pronti a vendersi per ottenere qualcosa, non esistesse anche prima, ma è come se il livello di moralità si fosse abbassato. Come se certe cose non fossero più considerate prostituzione.

E' un miscuglio infernale.





giovedì 27 gennaio 2011

Deruta



lettera alle donne



Una mail di un'amica mi invia la lettera alle donne di Conchita De Gregorio.

Ho deciso di copiarla qui perché possiamo rileggerla insieme.

LE ALTRE DONNE

Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».

Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e le sue leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le starlette televisive che diventano titolari di ministeri.

Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E’ l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L’assenza di un’alternativa altrettanto convincente. E’ questo il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il medioevo catodico, infine l’Italia ridotta a un bordello.

Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande interrogativo che grava sull’Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B. e perché.

La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo, né l’accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.

Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi – e come li ha fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi, deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere il primo fra gli italiani, il modello, l’esempio, la guida, il padrone.

Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano – al di là dei reati, oltre i vizi – un potere decadente fatto di una corte bolsa e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato. Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora, però, è il momento di dirlo.

CONCITA DE GREGORIO




mercoledì 19 gennaio 2011

senza titolo



lunedì 17 gennaio 2011

un corso di acquerelli a Roma


Ecco un sito dove potrete trovare notizie su un bel corso di acquerelli:

www.acquart.com










Il posto è facile da trovare, è vicino alla Feltrinelli di Largo Argentina.

Il corso inizierà a febbraio.




domenica 16 gennaio 2011

suggestioni



sabato 15 gennaio 2011

referendum a Mirafiori: viva gli operai

Abbiamo letto o ascoltato i risultati del referendum di Mirafiori. La proposta di Marchionne ha vinto con il 54% dei voti.

Sembra una vittoria ma non è così. La differenza tra i si e i no è stata solo di 400 voti, e chi ha fatto vincere il si è stato il gruppo degli impiegati, mentre hanno votato no, con netta prevalenza, ed è logico, gli operai addetti alla catena di montaggio.




Berlusconi: ultimo sconcio


Berlusconi chiamato a rispondere per sfruttamento e induzione della prostituzione minorile.

In qualunque paese civile un premier accusato di questi reati si sarebbe immediatamente dimesso.
Berlusconi si comporta come un satrapo.
Ci domandiamo perché il prestigio all'estero dell'Italia è ridotto ormai a zero?

Io mi domando invece come fanno gli Italiani a sopportare tutto questo. L'opposizione dovrebbe immediatamente mobilitarsi... ma che dico, in questi ultimi anni l'avrebbe dovuto fare decine di volte. Perché non lo fa?

Ormai gli uomini politici, di destra o di sinistra che siano, appaiono agli occhi dei loro elettori come una cricca, un potentato teso solo a perpetuare il potere per fare i propri interessi personali.
Scusate lo sfogo.




venerdì 14 gennaio 2011

dichiarazioni del Papa

Il Papa ha affermato che l'educazione sessuale e civile è contro la religione cattolica.
Che vuol dire? Credo che si stia dando la zappa sui piedi da solo.

Nessuno può affermare che l'educazione sessuale e quella civile non siano un diritto-dovere per tutti i cittadini.
Insegnano a ragionare con la propria testa e a sapersi comportare come cittadino di una comunità e, in campo sessuale, come una persona responsabile.

Forse il papa voleva sostenere che è proprio questo il pericolo per la religione cattolica?
Voleva forse affermare che nessuno che si abitui a ragionare con la propria testa ubbidirebbe ai dettami di una religione?

Più realista del re!




Val D'Orcia: Pieve di Corsignano














































































i giovani di Gaza tra 2 sfingi



Metto un link ad una pagina di un interessante sito www.fisicamente.net/

Vi troverete una lettera dei giovani di Gaza, stretti tra due sfingi: da un lato Israele, e dall'altro Hamas, Fatah, ecc......


MANIFESTO DEI GIOVANI DI GAZA PER IL CAMBIAMENTO!

Auguriamoci che ci sia una speranza, per loro e anche per noi.
Buon anno!



domenica 9 gennaio 2011

Roma



150 anni dall'Unità d'Italia

Metto un link ad un articolo molto interessante sull'unità d'Italia che, neanche a farlo appota, si trova sull'Unità.
Riguarda le ragioni e l'utilità di rimanere insieme:

lo-storico-costruiamo una-nuova-italia-mite-e-civile



giovedì 6 gennaio 2011

sabato 1 gennaio 2011