lunedì 30 luglio 2012

La provocazione di Ingroia


Mi è piaciuta quella che è stata chiamata la provocazione di Ingroia.
Di fronte agli evidenti tentativi di Napolitano di porre paletti alle indagini della Procura di Palermo sulla trattativa Stato-mafia, ha detto : ma c'è un segreto di Stato da rispettare? Ditecelo. Ma se non c'è, lasciateci lavorare.

Un'uscita paradossale, è chiaro, perché di fronte ad un'indagine su una trattativa Stato- mafia, non ci dovrebbero essere segreti di Stato o decennali manovre dilatorie che nascondano la verità ai cittadini.

Lo stesso Presidente della Repubblica, da parte sua, volendosi mostrare amante della verità, invece che far ricorso a presunte prerogative istituzionali, come se si trovasse di fronte ad un delitto di lesa maestà, avrebbe dovuto dire: ma prego, esaminate pure anche ciò che mi riguarda, sarò lieto di contribuire al vostro lavoro.




sabato 28 luglio 2012

Caprarola



venerdì 27 luglio 2012

Due partite


Sabato scorso ho visto in televisione Due partite. Un film di Enzo Monteleone tratto da un libro ed una pièce teatrale di Cristina Comencini.

Il film era trasmesso da Rai 1, e sono rimasta sorpresa per questa ottima scelta.
Il titolo fa riferimento alle 2 parti in cui si divide la storia.
La prima  è concentrata intorno ad un tavolo dove si svolge una partita a carte, pretesto d'incontro per 4 amiche. Nella stanza accanto giocano le bambine che le 4 donne hanno portato con sé, e non poteva essere altrimenti.

Il periodo è quello degli anni '60, molto riconoscibile per alcune di noi il look delle attrici.
Di che parlano queste amiche? Dei loro problemi in quanto persone di sesso femminile: c'è la donna che sta per avere il primo figlio, c'è la donna che ne ha già 3 e si mostra soddisfatta di aver concentrato tutta la sua esistenza intorno alla famiglia, c'è la musicista che ha rinunciato alla sua carriera  per i figli e non ne è molto contenta (questo personaggio è interpretato da Margherita Buy che, pur tra tante eccellenze, mi è parsa la più brava), e infine c'è la donna che, per consolarsi, ha una seconda casa in cui riceve, come una buona moglie, l'amante di turno. 

La seconda parte del film, ambientata negli anni '90, comincia con il  funerale di una delle amiche, quella che trent'anni prima aspettava il primo bambino.
Si è suicidata, si sentiva troppo sola, la figlia era cresciuta, e il marito non riusciva a farle sentire la sua vicinanza, pur essendo probabilmente una persona sensibile.

Con l'occasione del funerale, si ritrovano insieme le 4 figlie.
E qui scopriamo che mentre le madri soffrivano perché, essendosi dedicate completamente alla famiglia, non si erano potute realizzare sul lavoro, le figlie si lamentano per il problema contrario.
Sono tutte realizzate nel lavoro, compresa la figlia della musicista, che fa la musicista, e pur amandolo critica il marito, che avendo meno successo e meno impegni di lei, si dedica alla casa: che palle, si comporta come una donna!

Anche loro sentono la mancanza di qualcosa, una parte di sé che non si è realizzata, che nel caso delle figlie è la maternità.
Una di loro, spaventa facendoli fuggire tutti i compagni, con la sua smania di rimanere gravida; ora è sola e ha già tentato più volte l'inseminazione artificiale.

Alla fine del film Alba Rorhwacher, la figlia della donna che si è tolta la vita, legge il biglietto che il marito aveva scritto tanti anni prima alla madre, un biglietto che la donna non era riuscita a leggere durante la famosa partita.
Il biglietto contiene una poesia di Rilke in cui si dice che il massimo della felicità su questa terra, per 2 persone che si amano, è di condividere le loro 2 solitudini. Bellissimo, penso che sia vero, e il fim è straordinario.




suggestioni



pericolo riapertura case chiuse


Da notizie e mezze notizie lette qua e là, traggo l'impressione che un nuovo pericolo sia in agguato: la riapertura delle case chiuse.

Di fronte al proliferare della prostituzione, invece di perseguire papponi e magnaccia, il ragionamento deve essere stato: ritorniamo alle case chiuse, ci mettiamo su le tasse, e così condividiamo i proventi  con i mafiosi che sfruttano la prostituzione.

Tutto questo naturalmente usando il corpo delle donne soprattutto, ma anche degli omosessuali, dei transgender e dei minori che si prostituiscono.
Stiamo parlando di sfruttamento di persone, ridotte ad oggetti. Non mi pare che il concetto sia molto chiaro nelle menti della maggioranza dei cittadini.






cascate di Monte Gelato



La trattativa Stato-mafia e il Re Sole


Il Presidente della Repubblica è stato pizzicato durante un'intercettazione a parlare con Mancino, indagato nella trattativa Stato-mafia.
Robetta da niente sapete, quella trattativa in cui si dice che i politici abbiano barattato la loro salvezza, con la morte dei magistrati coraggiosi Falcone e Borsellino.

Napolitano pretendeva che l'opinione pubblica non fosse messa a conoscenza del fatto che aveva accettato di parlare al telefono con Mancino,  e di aiutarlo, creando ostacoli alla Procura di Palermo che voleva mettere a confronto Mancino con Martelli.
(I maligni dicono anche che la telefonata sia stata una furbata di Mancino, sicuro di essere intercettato, proprio per coinvolgere il capo dello Stato nel suo caso.)

Che impressione ha tratto l'opinione pubblica da questa storia?
Che Napolitano si comporti come il Re Sole: a lui tutto è concesso e tutto quello che fa è giusto; che a noi non si vogliano far conoscere certe improvvide (un eufemismo) iniziative, e che i politici di destra e di sinistra sono tutti uguali. 
Questa è la conclusione di qualsiasi chiacchierata tra cittadini su come vanno le cose in Italia.

Ho letto ieri che il consulente Giuridico di Napolitano, coinvolto nella telefonata, è morto per un infarto. Me ne dispiaccio, ma Napolitano ha fatto l'ennesima brutta figura, attribuendo la causa di questa morte ai giornalisti sciacalli.
Sarebbe stato veramente il caso di tacere.





Registro unioni civili


Una bella notizia, anzi 2:
- a Milano la Giunta ha accolto la proposta del Sindaco Pisapia di aprire il Registro delle unioni civili.
Si sa che era stato a lungo osteggiato, da politici che preferivano obbedire ai dettami della Santa Sede e non a quelli dello Stato laico

- a Napoli, ha comunicato il sindaco De Magistris, ci sono stati i primi iscritti al Registro.

Una vittoria di civiltà.




domenica 15 luglio 2012

un olivo