sabato 14 dicembre 2013

Prestare opere d'arte all'estero


In genere sono contraria ai prestiti di opere d'arte da un museo all'altro o, addirittura, da un paese all'altro.
Ci sono molti rischi in questi spostamenti di meraviglie artistiche, che in genere hanno centinaia di anni, e che potrebbero rimanere danneggiate.

D'altro canto si può anche dire che certe opere non potremmo mai vederle perché normalmente esposte in luoghi in cui molto difficilmente potremmo andare.
Per fare un esempio: l'altro giorno sono andata a visitare una mostra al Vittoriano di Roma grazie alla quale ho potuto ammirare una natura morta di Paul Cezanne, una delle più belle, prestata dall'Ermitage di San Pietroburgo.


Perciò capisco che il sindaco di Roma Ignazio Marino abbia deciso di prestare  la statua del Galata morente, normalmente esposta ai Musei Capitolini, ad uno dei più grandi musei americani.
Tanto più che il motivo principale di questo prestito, è quello di ricevere aiuti economici da grandi sponsor internazionali per portare a compimento la valorizzazione  della grande area archeologica di Roma.
 










venerdì 6 dicembre 2013

Gubbio (continua)


Dopo aver visto il Teatro Romano di Gubbio, tornando indietro vado a visitare l'Antiquarium, un piccolo museo archeologico contenente reperti dell'epoca.

Di fronte al Teatro, dall'altra parte della strada, ci troviamo finalmente di fronte al paese. E' affascinante vedere Gubbio abbarbicata sulle pendici del monte Ingino.
Salendo si ha modo di ammirare le bianche stradine.














(continua)






Mandela

E' morto Nelson Mandela.
Era stato rinchiuso per circa venti anni in un carcere del Sudafrica.
L'ho sempre ammirato molto. Penso che se avessi vissuto solo una parte delle traversie da lui sopportate, sarei diventata una bestia vendicativa.

Mandela invece è riuscito a proteggere la sua umanità dal rancore.
E questa è stata una fortuna per molti: quando è andato al potere

invece di vendicarsi sui bianchi che avevano per decenni schiavizzato i neri, nonostante le morti e le ferite fisiche e psichiche, ha scelto la pacificazione per favorire l'integrazione.

Forse non è stato altrettanto all'altezza di gestire altri problemi, come quello dell'Aids, ma aveva già fatto qualcosa di eccezionale, che rimarrà nella storia.




domenica 1 dicembre 2013

quest'estate, una breve visita a Gubbio e a Siena...


Due città, entrambe di origini etrusche, entrambe con un passato nell'antica Roma, entrambe caratterizzate da un centro storico a prevalente impronta medioevale

Di Gubbio mi ha sempre affascinata il bianco colore della  pietra con cui sono costruite le sue case.
Di Siena invece ho impresso nella mente il colore rosso che domina Piazza del Campo con la svettante Torre del Mangia.

Mi ha colpito il fatto che entrambe le città fossero ancora ricche di piccoli negozi. Certo posso sbagliare perché sono rimasta solo pochi giorni, ma a Gubbio non ho trovato nessun supermercato, solo uno a Siena.


A Siena, passeggiando di mattina, ho visto all'opera i netturbini che portavano via l'immondizia con i camion e, udite udite, proprio come a Parigi, operatori che pulivano in terra con la pompa dell'acqua. Che bello!


A Siena l'Amministrazione comunale dev'essere molto friendly, perché permette alla cittadinanza e ai numerosi turisti, di usare la Piazza come un salotto.
Per tutta la giornata, e fino a tarda sera, fatto salvo il posto riservato a sedie e tavoli dei ristoranti, il pavimento è usato per star seduti a riposarsi, a mangiare e a godersi lo spettacolo del Palazzo Comunale e della Torre.

In ben pochi casi qualcuno lascia in terra dei rifiuti.

Comincio con Gubbio, mostrando per prime alcune immagini del Teatro Romano, che si trova all'ingresso della città:









(continua)